Spoglio
un corpo per strada dove l’inusuale consente, dove la mente non mente ma
l’attorno l’ovatta ed esalta quel gesto scomposto della mano silente, si muove
di sotto la veste solleva quel tanto che basta a sfilare quel pizzo, abbassarlo
giù lungo la coscia, poi farlo cadere ad aggrapparsi sul tacco che s’alza a
farlo sparire e lasciare quell’intimo aperto all’asfalto in mezzo alla via,
infilarci la mano e sentir la cascata colar via
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1 .:
rumori e silenzi, sapori e lamenti, non esistono strade che possono fermare quel che la mani sanno cercare
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