Ormai mi
sto ambientando battezzando chi mi gira attorno, chi per un motivo, chi per un
altro ci son personaggi che meritano nota:
c’è il
pazzo con mansione urlatore
c’è il
pallottola, il bombolone,
c’è lo
smilzo che è sempre vestito pesante anche se il caldo tocca i 40
c’è il
sergente che non si sa mai con quale occhio ti guardi
c’è il
burbero, basso tarchiato cattivo e rompicoglioni.. lui tempo fa lo hanno
mandato in cina, la ditta metteva 500 euro mensili, altri 500 li metteva lui
pur di rimanere là, ma ce l’hanno rimandato indietro anche i cinesi tanto
rompeva le balle.
C’è in
mega direttore penna bianca con gli occhi da dracula, i giullari di corte
narrano di una cattiveria inaudita, ma siccome non mi ha ancora morso mi sta
simpatico.. anzi la sua cattiveria autoritaria mi piace pure e dentro di me cerco pure lo scontro, che prima o poi.. Comunque un mio collega lo ha battezzato in un modo più simpatico: " el muerto"
C’è il
rasta, un gigante nero come la pece bruciata, ci sono le tribù: gli africani
gli indiani e gli immancabili orientali.
C’è chi
arriva vestito da sposo e chi anche se nudo sembra vestito tanto il corpo è
disegnato.
Ci sono
le gnocche: quelle belle quelle carine e quelle meno carine..
C’è la
bionda introversa sulle sue.. ma l’ho letta ben diversa, c’è la ricciolona chiacchierona,
la piccolina tutte curve che non so cosa cazzo faccia, c’è l’autoritaria, la
sportiva..
In
produzione ci sono le giovani pulzelle dell’est che cinguettano nel dopo mensa
rollando sigarette..
Poi ci sono gli esterni.. e anche quà.. ma è un'altra storia...
Poi ci sono gli esterni.. e anche quà.. ma è un'altra storia...
Ci sono
io che curioso ormai integrato seguendo la mia via tra gli amorfi infelici
della città del coffee
♪ Echo and the Bunnymen - People Are Strange
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